
Fanno un rumore quasi assordante le dimissioni di Paolo Bravo e di Giovanni Sama, rispettivamente direttore sportivo e direttore generale della Rimini calcio. Per tutti, tranne che per quel che rimane della società che non ha emesso l’ombra di un comunicato per spiegare la situazione o per annunciare l’arrivo di Mauro Traini in maniera ufficiale. Noi non ci stupiamo, visto che queste lacune le abbiamo sempre denunciate senza freni. Si stupisce solo chi non ha voluto aprire gli occhi sino ad oggi, aspettando passivamente la disfatta di questa società. Ora sono finite le cene carbonare che si facevano tra giornalisti consenzienti e dirigenti ammaliatori,atti a portare avanti strategie senza alcun costrutto. Tutto finito! Adesso si rinnega quanto sino ad oggi palesemente sostenuto e si costruiscono argomentazioni atte a garantire il nuovo corso. Come dire; “morto un papa se ne fa un’altro”! Così scopriamo che non si sale solo sul carro dei vincitori ma anche su quello funebre. Il dispiacere per tutto questo è per i tifosi che oltre alla situazione di classifica devono digerire anche questa ennesima spiacevole presa per i fondelli.
A catena? Ma si son dimessi altri oltre a Bravo e Sama?
Che qualcuno si venda per un piatto di spaghetti è risaputo.
@BOH Forse Beppe ha voluto dire che si spera seguano altre dimissioni per il bene del Rimini. Ricordiamoci che anche D’Angelo si era dimesso. Se confermate quella sì che era una catena d’oro.
Ma traini è o non è entrato?
Alemeno Bravo ci ha messo la faccia, Sama nemmeno quella e poi quella perla di lasciare un comunicato solo agli amici giornalisti?
DALLA “CENA DELLE BEFFE”:
CHI NON BEVE CON ME
PESTA LO COLGA.
A CIRO DI PERS: non so se leggerai queste mie parole. Ti ho letto e mi sono venuti i brividi. Condivido in tutto e per tutto la tua analisi. Questi sono veri tifosi e non quelli che continuano a giustificare lo spettacolo cui stiamo assistendo in questi giorni. Una calorosa stretta mano.
E ora che fine fara’ il clericale ?
Hai capito la stampa riminese ? Occorre fare le dovute differenze perchè non tutti sono giornalisti mentre i tanti giornalai che partecipavano a queste cene devono ritenersi corresponsabili insieme alla società di tutto quanto è accaduto in questa stagione. Ora c’è già qualche giornalaio che, salito sul carro di Amati quando faceva comodo, ora è già saltato giù e sputa veleno nei confronti di tutto e tutti. Complimenti per la coerenza e la personalità, la deontologia professionale ! D’altronde quando ti prendono a scrivere perchè accetti in cambio un piatto di lenticchie o una pizza al taglio non si può pretendere la luna…..Devo ammettere che se quest’anno non ci fosse stato il vecchio Beppe Indino probabilmente nessuno ci avrebbe raccontato i fatti come stavano, il tanto vituperato Indino che esce a testa altissima da questa grottesca situazione nella quale in maniera vergognosa non è stato mai mandato un giocatore in trasmissione. E non sono un suo estimatore……Certo che la categoria riminese dei giornalisti (!?!?) ha fatto una pessima figura, zerbini per un pizza e una birra ! RIDICOLI
Ma che titolo di studio hanno questi giornalisti ? Visto che sono persone pubbliche ci dicono che laurea hanno preso e presso quale università ?
Perchè emerge un livello così scarso da chiedersi da dove arrivano.
Purtroppo in barsport ho sentito dare dell’ultra ottantenne al dott. civolani, ma perchè dare informazioni sbagliate, lui ancora li deve compiere…. Detto questo nessuno aveva ragione compresi i giornalisti che insieme alla società hanno fallito in tutto; e noi tifosi siamo i veri sconfitti perchè purtroppo teniamo ai colori biancorossi e soffriamo per questa dannata passione. Buona estate a tutti, e che questo anno sia di lezione per il futuro.
Ma ve l’immaginate le cena alla carbonara tra dirigenti e giornalisti? Una sola curiosità: si pagava alla romana?
@ENRICO Secondo mè no non pagava nessuno, tanto ormai debito più debito meno. Questi sono come quelli di Montefiore che la vergogna gli fa onore
TE RASON COCIF! ..non si vergognano di niente…
Al centro commerciale i Malatesta ci sono i cartelloni del centenario, all’inizio erano nei corridoi principali, poi davanti alle scale mobili, poi sotto le scale mobili,fra poco nei parcheggi. Mi sa tanto che quelli del centro si incominciano a vergognare un po’ anche loro, non è una bella pubblicità
A proposito avete notizie di quante copie ha venduto il libro del centenario e a quale ente benefico sono andati i proventi?
Anche qui è scesa nebbia fitta.
DIMISSIONI DIMISSIONI. Si è dimesso anche l’accompagnatore Paoloni. Di questo passo ne rimarrà solo uno…
A questo punto ONORE a Valter Sapucci che mesi fa con le sue dimissioni aveva fatto squillare l’allarme e
PERNACCHIE a chi ha fatto finta di niente. Il brutto è che continuano a dire a noi che non siamo tifosi.
Vedrete che prima o poi dalle parti di piazzale del popolo arriveranno le FIAMME GIALLE !!!
Gli unici che non possono dimettersi siamo noi tifosi….che certo non ci meriteremmo un centenario di questo tipo!!!! Sarebbe comunque significativo disertare all’unisono un tempo dell’ultima partita in casa.
Potevano dimettersi prima…facile adesso.
Ma perche’ non vi firmate nome e cognome quando scrivete? Fenomeni!